Stamattina mi sono svegliato con in testa “Pensiero stupendo”, la canzone scritta da Ivano Fossati e Oscar Prudente per Patty Pravo nel 1977.
Ci sono alcune canzoni che conosco praticamente da sempre, che fanno parte del bagaglio culturale di quasi tutti, credo, ma che proprio per questo, per assurdo, perdono il proprio peso e valore, diventando quasi delle canzonette o delle filastrocche, quasi dei sottofondi musicali, su cui non ci si sofferma, ma si danno per scontati.
Ogni tanto, però, scopro una diversa chiave di lettura, un aspetto che non avevo mai considerato che mi fanno rivalutare e riscoprire una canzone.
“Pensiero stupendo” è una canzone che mi piace tantissimo per una serie di motivi, oltre alla melodia, all’ arrangiamento e all’ interpretazione di Patty Pravo, perfetta per questo pezzo.
Innanzitutto il modo in cui è scritto il testo. Si parla di un pensiero, di un’ idea e le immagini si susseguono come concatenate, collegate in una serie di rimandi e di associazioni di idee, senza la necessità di frasi strutturate grammaticalmente.
Come quando ognuno di noi segue un certo filo logico, collegando persone e concetti, non in modo grammaticalmente corretto, ma in modo logico, quasi visivo.
E tu…….E noi…….E lei……Fra noi……
Noi seguiamo la storia, ma non c’è un verbo o nomi, solo immagini, come un pensiero.
Il secondo motivo è l’ interpretazione. Ricordo che stavo lavorando a “Concerto” lo spettacolo che ho realizzato qualche anno fa e cercavo nuove canzoni da rappresentare.
Tra queste avevo considerato “pensiero stupendo” come il monologo di una donna tradita, credevo.
Leggendo attentamente il testo però questa interpretazione non regge. IL classico triangolo Lui-lei-l’altra non si adatta.
Molto più calzante invece è che LEI sia infatuata di UN'ALTRA.
In questo modo si spiegano versi come:
“E lei adesso sa che vorrei”
E’ questo il “pensiero stupendo” che è meglio non dire.
Poi si può discutere se si tratti di infatuazione, della voglia di un gioco a tre, o di un nuovo desiderio capace di mettere in crisi un rapporto.
Non sono certo il primo a capirlo e su internet, a cercare, è pieno di interpretazioni simili.
Per me, però, scoprire questa interpretazione solo leggendo il testo è stata una rivelazione.
MI rimane ancora il desiderio di vederla recitata in un monologo, da un’ attrice, seduta su una poltrona, vestita con un maglione sformato; una prova d’attore in cui ogni verso ha il peso di un’immagine completa e il testo intero, l’ intensità e la sensualità di una storia reale.
Ecco il testo:
E tu
E noi
E lei
Fra noi
VorreiNon so
Che lei
O no
Le mani
Le sue
Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire
E tu
E noi
E lei
Fra noi
Vorrei
Vorrei
E lei adesso sa che vorrei
Le mani le sue
Prima o poi
Poteva accadere sai
Si può scivolare se così si può dire
questioni di cuore.
Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire
E tu
E noi
E lei
Fra noi
Vorrei
Vorrei
E lei adesso sa che vorrei
Le Mani
le sue
E poi un' altra volta noi due
Vorrei per amore o per ridere
Dipende da me
E tu ancora
E noi ancora
E lei un' altra volta fra noi
Le mani questa volta sei tu e lei
E lei a poco a poco di più, di più
Vicini per questioni di cuore
Se così si può dire
Dir
E tu ancora
E noi ancora
E lei un' altra volta fra noi
Fra noi fra noi.
Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire
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